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Provincia Autonoma di Trento - Innovazione

 
 
 
 
 



 
23/04/2013

Una nuova app per le famiglie grazie ai dati aperti

Presentato il catalogo delle proposte estive alla presenza dell'assessore alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi e Luciano Malfer, dirigente dell'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili. Tra le iniziative presentate la nuova app, sviluppata nell'ambito del progetto Open Data in Trentino e che riutilizza alcuni risultati di Smart Campus, consentendo all'utenza di valutare l'offerta dei servizi estivi e abilitando lo sviluppo di nuove applicazioni e servizi.

La nuova app, disponibile da giugno, è frutto dell'integrazione dell'app ViviTrento con i dati dell'iniziativa "Estate Giovani e Famiglia". È realizzata dalla collaborazione dell'Incarico Dirigenziale in materia di Innovazione, Trento RISE e Fondazione Bruno Kessler.

L'ICT rende possibile l'accesso alle informazione delle diverse iniziative in numerose modalità, come ad esempio mettendo a disposizione, tramite PC e dispositivi mobili, delle mappe che consentono di individuare facilmente le proposte più adatte a ciascuna famiglia, con la possibilità di esprimere un feedback sul servizio offerto dalle cooperative e associazioni. Inoltre i dati sono rilasciati in formato aperto, e perciò disponibili al riuso, consentendo lo sviluppo di nuove applicazioni e servizi.

Prosegue quindi la partecipazione dell'Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili al progetto Open Data in Trentino, che in questo caso è in grado di sperimentare servizi innovativi come quelli proposti in ambito universitario da Smart Campus. Avendo fatto propria la "cultura del dato", l'Agenzia consente un accesso più diretto e funzionale ai servizi e alle attività offerti all'interno della rete Family in Trentino.

Questo pilota costituisce una prima best practice su come dalla produzione di dati a uso interno della Pubblica Amministrazione si possono realizzare servizi per la domanda di innovazione sociale dei cittadini, coniugando il mondo della ricerca, l'innovazione organizzativa e il contributo delle aziende locali. Tutto questo riutilizzando il know-how già sperimentato in ambito universitario, che consente di disporre velocemente di un prodotto a uno stadio prototipale e riducendo quindi i costi di sviluppo.

 

 

 
 
 
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