Logo per la stampa

Provincia Autonoma di Trento - Innovazione

 
 
 
 
 



 
26/02/2018

Due giorni per sperimentare i Chatbot assieme a giovani solver, imprese e servizio pubblico

Venerdì 2 e sabato 3 marzo si svolgerà l'Open Data Hackabot: 53 giovani solver, 6 imprese, 6 sfidanti e 48 ore per sviluppare e testare soluzioni di dialogo fra la PA e cittadini utilizzando piattaforme conversazionali su tecnologie mobili che riusano i dati del servizio pubblico.

CLAB PANORAMICA

Venerdì 2 e sabato 3 marzo presso il Contamination Lab, grazie alla partecipazione di una cinquantina di giovani sviluppatori e al supporto di tutor aziendali ed esperti di sviluppo per piattaforme di conversazione automatizzate - i chatbot - si svilupperanno alcune possibili soluzioni per 6 sfide proposte dalla Centrale Unica di Emergenza, il Consorzio dei Comuni, il MUSE, l'APSS e due strutture della Provincia Servizio Supporto alla Direzione Generale e ICT e l'APRIE.

I chatbot possono essere utili per raccordare gruppi di volontari coinvolti in attività di supporto alla soluzione di situazione di emergenze? Possono servire per informare in modo coordinato e più veloce e diretto, tramite il cellulare, i cittadini? I chatbot possono essere utili ad guidare un giovane che fa domanda per una borsa di studio nel percorso stabilito da una delibera di giunta provinciale trovando le informazioni già presenti i rete? Con i chatbot come si possono sviluppare dei servizi utili partendo dalle certificazioni energetiche degli edifici? I chatbot possono aiutare a rispondere in modo preciso e controllato alle domande che i cittadini fanno al servizio di assistenza dell'APSS in modo, spesso ricorrente, su come presentarsi a fare specifici esami o visite diagnostiche? E infine, come possono i chatbot essere usati nel contesto di un Museo con molte sedi territoriali per mantenere i visitatori in contatto e poter approfondire l'esperienza e allargarla a tutto quanto serve e possa essere utile sapere per organizzare una visita.

Questo Hackathon è il secondo in Italia sui temi dei chatbot ed è il primo con al centro esplicite domande da parte del servizio pubblico. Si tratta prevalentemente di una sperimentazione su più livelli: sulla rilevanza e l'utilità che assumono i nostri dati quando possono essere incrociati con altri; su come tecnologie sempre nuove e sempre più modulari, flessibili, interconnesse e soprattutto portatili come lo è un cellulare potranno cambiare il modo di relazionarsi con i cittadini, rendere più diretta immediata e personalizzata la relazione.

I Chatbot sono programmi software che utilizzano servizi di messaggistica (ad esempio Messenger di Facebook o Telegram) come interfacce con i clienti/utenti. Si tratta di tecnologia che da più parti è stata definita come "disruptive, cioè capace di inserire degli snodi nell'uso delle tecnologie che porteranno ad un cambiamento nelle forme di interazione fra le persone". Non si tratta di "qualcosa che accadrà" ma di qualcosa che anche in Trentino sta già accadendo come evidenziato a Rovereto in occasione dell'incontro organizzato con Trentino Sviluppo nell'ambito dell'Innovation Accademy "Chatbot, opportunità per le aziende e per la pubblica amministrazione" quando un folto pubblico interessato ha avuto modo di conoscere quante e diverse soluzioni basate su chatbot sono oggi già disponibili sul nostro territorio.

Il progetto Open data in Trentino è interessato a queste tecnologie perché le considera utili a diffondere cultura del dato. Si vuole proporre delle esperienze concrete in cui sia evidente come, i dati aperti ma anche interni agli uffici e non aperti ma tutti adeguatamente modellati e interoperabili possano permettere lo sviluppo di servizi personalizzti sulle domande dei cittadini o delle istituzioni coinvolte.
I solver coinvolti sono ragazzi delle scuole superiori e delle università selezionati sulla base di 3 principali competenze: user experience design, data integration e programmazione, saranno aiutati da tutors che lavorano all'interno di alcune delle princiali aziende del territorio trentino che offrono soluzioni interrative tramite chatbot come Databoom, Dedagroup, Dimension, GPI, Hi-Logic e Uhopper.

Il programma prevede l'avvio dei lavori venerdì mattina all 9.00 con un incontro di un ora fra i clienti (le strutture del servizio pubblico) ed i ragazzi, quindi una prima fase di lavoro per la ideazione di una soluzione guidata dalle metodologie di design di interfacce utilizzate dal laboratorio Smart Crowds di HiT, quindi nel tardo pomeriggio i ragazzi potranno testare la loro idea con un utente finale della soluzione. Lavoreranno quindi fino a mezzanotte per poi ripartire sabato mattina alle 9.00 e chiudere lo sviluppo alle 16.00, preparare una presentazione e alle 17.00 mostrare ai clienti cosa sono riusciti a fare, quali criticità hanno incontrato, come si potrebbe sviluppare ancora la loro idea.
In serata fra i team saranno selezionati i tre migliori e alle 19.00 ci sarà la premiazione aperta a chiunque sia interessato a venire a farsi una idea diretta di questi ragazzi e di queste tecnologie.


L'iniziativa è stata programmata in concomitanza dell'International Open Data day 2018.
Le attività si inseriscono nella cornice degli obiettivi dei progetti europei INTERREG Europe OSIRIS e INTERREG Central Europe URBAN INNO di cui la Provincia e Informatica Trentina sono partner, volti a promuovere l'incontro fra la domanda e l'offerta di dati per abilitare la crescita delle economie guidate dai dati e alla creazione delle migliori condizioni per il coinvolgimento dei vari stakeholders del territorio.

 

 
loghi
 
 
 
credits | note legali | Intranet | scrivi al gruppo web | Cookie Policy