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Provincia Autonoma di Trento - Innovazione

 
 
 
 
 



 

Linee Guida provinciali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico 2015

Executive summary (delibera della Giunta Provinciale n. 2449/15)

I dati delle pubbliche amministrazioni sono un patrimonio della collettività costruito dal servizio pubblico. Tale patrimonio di informazioni ha un alto valore sociale, poiché dal riutilizzo di questi dati si abilitano prodotti e servizi digitali in grado di migliorare sia la qualità e l'innovazione dei servizi offerti ai cittadini che l'interoperabilità interna fra le strutture di una stessa amministrazione e tra amministrazioni diverse. L'aumento della standardizzazione, e quindi della qualità dei dati, può portare alla creazione di circoli virtuosi fra gli attori del sistema territoriale (servizio pubblico, imprese, ricerca e cittadini) avviando processi di innovazione sociale, nel solco promosso da Europa 2020 [1] al fine di abilitare la crescita, ora anche in vista di quanto necessario allo sviluppo di un unico mercato digitale europeo [2].

È compito del servizio pubblico, nel suo insieme, non sprecare questo patrimonio, averne cura e valorizzarlo creando tutte le condizioni possibili per gestirlo in modo efficiente a beneficio della comunità.

Il valore del patrimonio informativo pubblico si genera nel momento stesso in cui il dato viene creato, quando il processo amministrativo viene reso operativo in un flusso di informazioni governate da strumenti informatici. Il processo avrà effetti positivi quanto più gli attori coinvolti e il territorio nel suo insieme saranno capaci di sviluppare cultura del dato, cioè quell'insieme di conoscenze e pratiche che producono dati secondo standard tecnici e ricchi di documentazione, in un contesto di sviluppo che supera i confini locali e si rivolge a mercati e comunità nazionali ed europee. In breve, occorre garantire processi di qualità per avere dati di alta qualità, gli unici capaci di innescare modelli di riutilizzo compatibili con la domanda di mercato.

Lo sviluppo tecnologico derivato dalla sempre maggiore capacità di calcolo e dalla disponibilità di tecnologie mobili ha cambiato le aspettative dei cittadini circa la fruibilità delle informazioni del servizio pubblico e ha aperto spazi nuovi per lo sviluppo di servizi prima sconosciuti.

Per realizzare questi obiettivi, in linea con il quadro nazionale ed europeo di sviluppo delle pratiche degli open data, è importante definire dei processi che permettano di garantire legittimità, tempestività, sostenibilità e qualità nei dati che si offrono al riutilizzo. Vanno quindi curati vocabolari, metadati e classificazioni, individuati gli standard nazionali ed europei, definiti i criteri attraverso cui guidare le scelte dei titolari dei dati tenendo bilanciati sia il piano di legittimità sia l'opportunità di crescita economica e di incremento dell'efficacia dell'azione amministrativa.

Questo documento è modellato e prende spunto dalle "Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (anno 2014) [3]", aggiornato con le attività dei gruppi di lavoro AgID tuttora in corso. Un raccordo produttivo fra i diversi livelli di governo su questo profondo cambiamento organizzativo in atto nel servizio pubblico è assolutamente necessario, pertanto del documento nazionale vengono recepite le linee guida principali e sviluppate le specifiche normative, le tecniche e le procedure organizzative in modo adatto al contesto del sistema trentino, garantendo uno sguardo puntato alle pratiche oggi avviate dall'Unione Europea [4].

Lo scopo è soprattutto quello di offrire uno strumento operativo per costruire e rafforzare le comunità di pratiche della pubblica amministrazione sulla cultura del dato raccolta attorno alla piattaforma dati.trentino.it.

 
 
 
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