Un contributo in vista della manifestazione che coinvolgerà amministratori pubblici, imprenditori, ricercatori, studenti e tutta la cittadinanza. Diversi eventi e diverse prospettive per approfondire le ricadute sul territorio degli Open Data, in linea con le policy a livello europeo.
Oggi assistiamo, ma sempre più nei prossimi anni, ad un grande cambiamento nelle modalità di gestire, usare e trarre conoscenza dai dati. Prodotti normalmente nelle attività quotidiane, sia del servizio pubblico che dei privati che delle associazioni, i dati, da informazioni ad uso interno, sono oggi da riprogettare come materia prima per l'economia della conoscenza. Con essi si sviluppano nuove professioni e nuove idee aziendali attorno alla creazione di beni e servizi per soddisfare il domanda di innovazione sociale.
L'apertura e la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico è una delle azioni promosse dall'Unione Europea per sviluppare il mercato unico digitale europeo, uno dei pilastri dell'Agenda Digitale Europea, documento di riferimento per una delle tre iniziative prioritarie per lo sviluppo di una crescita intelligente, priorità strategica di Europa 2020.
In altri termini, l'Europa spinge a porre su conoscenza e innovazione il motore della ripresa economica dando priorità alle azioni che migliorino l'istruzione, potenzino la funzione innovativa della ricerca, promuovano innovazione e trasferimento delle conoscenze, utilizzino in modo ottimale l'ICT, in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi così da stimolare crescita, competitività e creare nuovi posti di lavoro.
Il patrimonio informativo pubblico rappresenta la più grande e variegata fonte di informazione in Europa ed il mercato stimato intorno a questa "risorsa" vale 32 miliardi di euro
Il Trentino, con il suo distretto ICT ha avviato, già dal 2010, un processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo a stretto contatto con il mondo della ricerca e, nel tempo, con una attenzione sempre più focalizzata sullo sviluppo di servizi. È stato definito il processo che implementa "la catena del valore del dato" che trasforma cioè i dati in informazioni, quindi, in conoscenza: "facili da capire", "facili da trovare", "facili da integrare" e "conformi agli standard". In altre parole "linkabili".
Gli ICT Days 2013 sono un'occasione importante, per gli attori di questi processo di "crescita intelligente per il Trentino" - strutture pubbliche che hanno già aperto dati, aziende che lavorano con questi dati per progettare e fornire servizi innovativi, community di ricercatori e sviluppatori attenti allo stato più avanzato dell'arte, giovani studenti delle scuole superiori - per capire dentro quale cornice di cambiamento globale e pervasivo si collochi il singolo sforzo profuso per rendere pulito, corretto affidabile e riusabile facilmente da un computer il singolo data set.
In Provincia di Trento gli Open Data sono innanzitutto una infrastruttura che abilita l'innovazione tout court del sistema territoriale. Riutilizzando il capitale di conoscenza che si deposita nelle pieghe dell'azione amministrativa, come materia grezza per l'innovazione, si realizzano servizi innovativi e risposte nuove a cittadini e imprese.
Le pubbliche amministrazioni più innovative hanno iniziato a capire che a far emergere questo sapere depositato negli uffici si possono produrre migliori servizi, più trasparenza, più efficienza e soprattutto crescita economica per nuove aziende, nuove professioni.
Per realizzare tutto questo la Provincia autonoma di Trento ha avviato il progetto Open Data in Trentino, di cui è program manager Isabella Bressan, dirigente dell'i.d. in materia di innovazione della PaT
Ecco gli appuntamenti in programma nel corso della manifestazione: